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Lo spazio pubblico: una scena fondamentale dell'azione.

Il progetto ha lo scopo di rispondere alle necessità di creare una vetrina diffusa di iniziative che utilizzino il ballo come leva di relazioni.
Questo è possibile attraverso l’uso di spazi pubblici e facilmente accessibili come portici, piazze, gallerie, atrii di stazioni ferroviarie, palazzi, musei, mercati, ospedali, aziende, scuole di ballo. Un’azione corale per diffondere la pratica del ballo come strumento privilegiato di relazione, favorendo l’accesso controllato a tutti i cittadini e le cittadine.
L’obiettivo è quello di permettere a tutte e a tutti di entrare facilmente nella pratica danzante, imparare a ballare con maestri, persone esperte e appassionati. Per rendere questa idea più concreta è stata elaborata una mappa di spazi pubblici nell’area centrale della città, quali momenti sperimentali di coinvolgimento di tutti gli attori in campo. Saranno, come detto, portici, gallerie, atrii di stazioni e anche sedi di istituzioni pubbliche che per il periodo di sperimentazione si trasformeranno in luoghi di relazione e di ballo.
Tra questi il Museo del Cinema, il Museo dell’Automobile, l’Ospedale Sant’Anna e in prospettiva il Circolo dei Lettori, la GAM, il MAO, il Museo Egizio. Tuttavia, l’intento dei proponenti è di diffondere tale format progressivamente, qualora la formula abbia il seguito che ci si aspetta, anche alle aree periferiche dove si trovano molti spazi pubblici che necessitano di sviluppare relazioni e attenuare le conflittualità sociali.